Romano Prodi a Vignola

giovedì 30 giugno, alle 21:15
in Piazza dei Contrari – Vignola (MO)

Valerio Massimo Manfredi dialoga con
ROMANO PRODI

 

Giovedì 30 giugno 2016, a partire dalle ore 21:15, per la terza edizione di ETRA Festival. Arte ai Contrari, nella splendida cornice di Piazza dei Contrari, Valerio Massimo Manfredi dialoga con ROMANO PRODI sui temi di grande attualità L’Europa e le migrazioni di massa.
A conferma dell’attualità, anche uno dei temi degli esami di maturità 2016 è incentrato sui confini, sui limiti naturali, storici e mentali e sulla fuga quotidiana di migliaia di persone che varcano i confini delle proprie terre, per fuggire da miseria, guerre, carestie e soprusi politici.
Romano Prodi, nel gennaio 2002, con l’entrata in vigore dell’euro, scrisse: “Sono sicuro che l’euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile, ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno i nuovi strumenti”. Purtroppo, la crisi c’è stata (e c’è ancora). Tra le emergenze della crisi, giorno dopo giorno, diventa più drammatico il problema delle migrazioni di massa. Secondo quanto denuncia il rapporto “Global Trends” dell “UNHCR” oltre 60 milioni di persone lasciano, ogni anno, i loro Paesi per fuggire da miseria, guerre, carestie e violenze- soprusi  politici. Nei primi tre mesi del 2016, sono sbarcati in Europa (in primis in Italia) 287.000 migranti, di cui l’8% ha richiesto asilo nel nostro Paese. Di questi, circa il 50% è composto da donne e bambini. Con l’estate, i “viaggi della morte” (purtroppo) aumenteranno. Un numero spaventoso di rifugiati e migranti muore in mare, ogni anno: sulla terraferma, le persone che fuggono dalla guerra trovano (spesso) la strada bloccata da confini chiusi.
Che fare? Come affrontare questa emergenza?
I recentissimi avvenimenti in Gran Bretagna hanno dimostrato quanto sia diretto il legame tra il destino dell’Europa e il fenomeno dell’emigrazione. Di fronte a queste drammatiche sfide la strada giusta da percorrere è davvero quello del ritornare alle piccole patrie? Che futuro ha oggi l’ideale europeo? E’ possibile correggere gli errori commessi nel processo di costruzione della Comunità Europea?
Questi saranno i temi affrontati nel corso di questo incontro.

Il Presidente Romano Prodi è stato professore di Economia Politica Industriale presso l’Università di Bologna e Visiting Professor all’Università di Harvard e al Stanford Research Insitute.
Dal 1974 al 1978 ha presieduto la Società Editrice Il Mulino.
Dal novembre 1978 al marzo 1979 è stato Ministro dell’Industria.
Dal novembre 1982 all’ottobre 1989, è stato Presidente dell’IRI e richiamato alla guida dell’Istituto nel maggio 1993.
Nel 1981 ha fondato Nomisma, una delle principali società italiane di studi economici, e sino al 1995 ne ha presieduto il Comitato Scientifico.
Dal 1996 al 1998 è stato Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana e capo della Coalizione dell’Ulivo.
Dal 1999 al 2005 è stato Presidente della Commissione Europea e dal 2006 al 2008 ancora Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana.
Da luglio 2008 al 2010 è stato nominato dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Presidente dello United Nations-African Union High-level Panel for Peacekeeping in Africa.
Dal febbraio 2009 al 31 dicembre 2013 è stato Professor at-large alla Brown University (USA).
Dal 2010 al Novembre 2015 è stato nominato Professore alla CEIBS (China Europe International Business School) in Shanghai e ora è Membro del Board.
Dall’ottobre 2012 al 31 gennaio 2014 è stato Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per il Sahel.
Durante la sua lunga carriera accademica e politica Romano Prodi ha ricevuto numerosi riconoscimenti e lauree ‘honoris causa’.