I Quaderni

Quattrocento vignolese
Il libro della munizione ed altri documenti inediti sulla rocca, il castello ed il territorio – Volume II

di Debora Dameri, Achille Lodovisi e Giuseppe Trenti
2013, Fondazione di Vignola
€ 15,00 pp. XII, 339; ill.
ISBN 978-88-7866-023-6

Con la pubblicazione del secondo volume di Quattrocento vignolese si chiude un lungo e fecondo lavoro di ricerca sulla storia di Vignola e del suo territorio nel XV secolo svolto da Debora Dameri, Achille Lodovisi e Giuseppe Trenti per il Centro di Documentazione.
Anche in questo volume sono contenuti un numero ragguardevole di documenti d’archivio inediti riguardanti le vicende della rocca e del castello di Vignola, della rocca di Monfestino e di tutto il feudo vignolese. Le numerose testimonianze ampliano e innovano le conoscenze del Quattrocento, in cui il tramonto del Medioevo e l’alba dell’Età moderna coincisero con la fine di una lunga e devastante crisi politica, economica e sociale, cui seguì la pacificazione e la nascita di tutto il territorio. Lettere, atti notarili, regesti narrano l’epoca d’oro in cui la Rocca vignolese si trasformò in residenza signorile, impreziosita da raffinati cicli di affreschi giunti sino a noi.
Il protagonista assoluto del Quattrocento vignolese fu Uguccione Contrari, personaggio cui il libro dedica un capitolo facendo emergere il profilo notevole della sua personalità. Egli svolse un ruolo importantissimo nel consolidamento della signoria estense e negli equilibri politici grazie ad un prestigio guadagnato sia sui campi di battaglia, sia nell’esercizio accorto della diplomazia. Seguendo le vicende personali e pubbliche di Uguccione, sono stati scoperti documenti il cui contenuto supera i confini della storia locale, gettando nuova luce sulla storia italiana di quei decenni caratterizzati dallo scontro tra Milano e Venezia per l’egemonia della penisola.

Voci di terre estensi
Glossario del volgare d’uso comune (Ferrara – Modena) da documenti e cronache del tempo, secoli XIV-XVI

di Giuseppe Trenti
2008, Fondazione di Vignola
€ 18,00 pp. XX, 682
ISBN 978-88-7866-011-3
88-7866-011-6

Chi era l’officiale del purgo? Nella Modena del Cinquecento questo appellativo indicava il funzionario dell’Arte della lana incaricato di controllare che i panni venissero purgati a dovere, rimuovendo tutte le impurità. Questo e altri diecimila tra vocaboli e modi di dire della lingua volgare d’uso comune nelle terre estensi tra il XIV e il XVI secolo sono stati raccolti da Giuseppe Trenti con certosina pazienza, rigore e grande amore per l’ardua disciplina della linguistica. Il glossario è il frutto di un lavoro ventennale di trascrizione migliaia di documenti d’archivio e decine di cronache del tempo.

Quattrocento vignolese
Il libro della munizione ed altri documenti inediti sulla rocca, il castello ed il territorio – Volume I

di Debora Dameri, Achille Lodovisi e Giuseppe Trenti
2007, Fondazione di Vignola
€ 15,00 pp. XIV, 310; ill.
ISBN 978-88-7866-010-6
88-7866-010-8

Con la pubblicazione del primo dei due volumi curati da Debora Dameri, Achille Lodovisi e Giuseppe Trenti e dedicati al Quattrocento vignolese, secolo decisivo per le sorti della Vignola moderna, maturano altri frutti dalle ricerche avviate circa sette anni fa dal Centro di Documentazione della Fondazione di Vignola, con l’obiettivo di raccogliere, studiare e divulgare le fonti documentali per la storia della città e del suo territorio.
Le testimonianze presentate in questo lavoro sono in larghissima parte inedite e perciò sono in grado di offrire innovative chiavi di lettura delle vicende che dai primi anni del XV secolo portarono alla profonda trasformazione fisica, sociale ed economica dell’ambiente vignolese.
Dalla trascrizione del Liber munitionum apprendiamo notizie che ci permettono di datare con una notevole precisione le fasi di ampliamento della rocca nei primissimi anni del Quattrocento, informazione essenziale ai fini di qualsiasi intervento di valorizzazione, restauro o di messa a norma. Altri elementi emersi dalla documentazione consentono poi di collocare nel tempo e interpretare in modo più rispondente al vero gli affreschi che decorano le sale dell’edificio castellano.
Il lungo e complesso lavoro di trascrizione, commento e costruzione di un apparato critico e di un ricco corredo di immagini tratte in gran parte da codici miniati quattrocenteschi di ambito estense, è stato condotto col fine di rendere comprensibile e interessante il contenuto dei documenti anche ai non specialisti. L’intento è quello di divulgare il senso del valore e dell’attualità della storia, nella speranza che quest’opera contribuisca ad avvicinare ancora di più il pubblico e le giovani generazioni alla rocca ed al suo territorio.

Uomini e terre nelle pergamene del Monastero di S. Pietro di Modena
Atti privati relativi a proprietà fondiarie, secoli XI-XIII

di Giuseppe Trenti
2004, Fondazione di Vignola
€ 15,00 pp. XII, 436
(in omaggio con l’acquisto di una pubblicazione della collana I Quaderni)
ISBN 978-88-7866-003-8
88-7866-003-5

Il volume presenta la sintetica descrizione del contenuto di 762 documenti, in larghissima parte inediti, da cui emergono le tipologie negoziali dei diversi atti, i nomi dei contraenti appartenenti ai più diversi ceti sociali – monaci, bifolchi, artigiani, notai, cittadini e “comitatini” -, e i toponimi di una miriade di luoghi. I possedimenti del monastero di S. Pietro si estendevano ad una vastissima area, raffigurata in due carte storiche di Loreno Confortini incluse nel volume, che spaziava da Modena al crinale appenninico sino alla Bassa pianura, concentrandosi soprattutto nelle zone pedemontane tra Savignano, Vignola e Sassuolo. Il lavoro di Giuseppe Trenti mette a disposizione del pubblico degli studiosi e degli appassionati una ragguardevole mole di informazioni sinora sconosciute, indispensabili per poter ricostruire e inquadrare storicamente non solo le complesse vicende della civiltà rurale medievale, ma anche l’antica toponomastica di numerose località del territorio modenese di cui oggi si è smarrito il ricordo.

I processi del Tribunale dell’Inquisizione di Modena. Inventario generale analitico 1489-1784

di Giuseppe Trenti
2003, Aedes Muratoriana
€ 15,00 pp. XXI, 338

L’opera è frutto di un ventennale lavoro di ricerca su oltre cinquemila fascicoli personali, compresi in un arco cronologico di tre secoli, relativi ad altrettanti inquisiti per reati d’eresia – dall’eresia vera e propria alle pratiche magiche o comunque superstiziose – conservati nel fondo, appunto, dell’Inquisizione presso l’Archivio di Stato di Modena. Questa documentazione – ricchissima di notizie non solo per la storia dei movimenti religiosi e culturali in genere ma anche per la microstoria, del costume, delle arti del folklore – costituisce d’altra parte di per sé un unicum in assoluto, essendo la sola del genere, con quella dell’Archivio di Venezia, conservata in Italia presso un istituto non religioso, e come tale apprezzata da studiosi che vengono a Modena da ogni parte del mondo per consultarla.
Il volume si qualifica non solo per il non comune rigore scientifico, ma anche per il “valore metodologico e storiografico, che sorpassa di gran lunga”, come sottolinea la prefazione di Paolo Prodi “le pur importanti indicazioni archivistiche”, e rappresenta in ogni caso, nella sua completezza, una vera e propria novità in questo genere di pubblicazioni.

II Vignola: Giacomo e Giacinto Barozzi

2004, Fondazione di Vignola
€ 10,00 pp. XIII, 310
ISBN 978-88-7866-002-1
88-7866-002-7

La pubblicazione, frutto della collaborazione tra il Centro di Documentazione e l’Archivio di Stato di Parma, offre inediti spunti di ricerca sui temi barozziani attraverso l’analisi di documentazione in parte sconosciuta, che consente di ampliare l’orizzonte degli studi sulla vita e le opere del celebre architetto vignolese e del figlio.

Il palazzo di Hercole il Vecchio. Secolo XVI

2002, Fondazione di Vignola
€ 5,00 pp. 104
(in omaggio con l’acquisto di una pubblicazione della collana I Quaderni)
ISBN 978-88-7866-001-4
88-7866-001-9

La paternità vignolesca del Palazzo Contrari Boncompagni (noto come Palazzo Barozzi) per un lungo periodo è stata messa in discussione da molti studiosi, ma nuove ricerche hanno ribaltato con prove documentarie questa opinione. Barozzi effettivamente prestò la propria consulenza per l’edificazione della dimora, fatta costruire dopo il 1560 dal conte Ercole Contrari il vecchio.
È possibile riconoscere un suo intervento nella splendida scala a chiocciola che si svolge nella torre sud del palazzo. Le ricerche sono state condotte da Achille Lodovisi, Giuseppe Trenti e Debora Dameri, responsabili del Centro di Documentazione di Vignola.