Palazzo Barozzi – Accordo tra Fondazione e Parrocchia di Vignola

Importante collaborazione per la manutenzione e valorizzazione del cinquecentesco Palazzo Contrari Boncompagni progettato dal celebre architetto vignolese Giacomo Barozzi, con la famosa scala a chiocciola a struttura elicoidale.

Nei giorni scorsi, la Fondazione di Vignola e la Parrocchia dei Santi Nazario e Celso di Vignola (proprietaria dello storico palazzo, progettato dal celebre architetto vignolese Giacomo Barozzi e costruito nella seconda metà del ‘500 per conto del conte Ercole Contrari il Vecchio) hanno raggiunto un’intesa di massima per manutenzione e valorizzazione dell’edificio.

L’intesa ha come presupposti: la necessità di importanti interventi di manutenzione e ristrutturazione per un ammontare superiore a € 1.700.000,00. Tale importo è stato specificamente stimato, ma è suscettibile di variazioni sia per le opportune possibili migliorie, sia per agevolare la fruizione dell’immobile e per provvedere ad alcune opere di restauro e recupero architettonico non contemplate nella stima. La Parrocchia di Vignola ha manifestato la volontà di mantenere la proprietà del bene, mentre dal canto suo la Fondazione ha ribadito l’intenzione di mantenere intatto il proprio patrimonio e il livello erogativo sul territorio, al servizio dei cittadini.

Alla luce di  tali premesse l’accordo, che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio della Fondazione prevede:

  • concessione in usufrutto gratuito alla Fondazione per la durata di anni trenta, di tutto l’immobile con autorizzazione ad apportare quelle eventuali modifiche che fossero opportune per la valorizzazione dell’immobile (ad es. ascensore), ovviamente autorizzate dalla competente Sovrintendenza;
  • obbligo per la Fondazione di farsi carico integralmente di tutti i costi di manutenzione e ristrutturazione straordinaria da portare a termine secondo un cronoprogramma concordato ma che preveda almeno l’immediata esecuzione dei lavori strutturali;
  • facoltà per la Parrocchia di recedere in qualsiasi momento dal contratto dopo i primi cinque anni versando alla Fondazione quanto da questa speso, a titolo di manutenzioni straordinarie, rivalutato all’indice ISTAT. Il tutto ovviamente con un preavviso di un anno ed un diritto di prelazione a favore della Fondazione. Tale facoltà viene prevista per non impedire alla Parrocchia di liberare e/o vendere il bene, onerandola solo delle spese utili e necessarie (e ovviamente rilevanti nel prezzo). In caso che, invece, la concessione giunga alla sua naturale scadenza nulla sarà dovuto alla Fondazione, ma sarà riconosciuta un’ apertura al pubblico perpetua quanto meno della Scala a Chiocciola, peraltro con modalità che non siano penalizzanti né per l’eventuale gestione diretta della Parrocchia, nè per la commercializzazione del bene;
  • oneri della gestione tutti a carico della Fondazione, così come gli eventuali ricavi;
  • obbligo della Fondazione di mettere gratuitamente a disposizione della Parrocchia una sala conferenze per sue iniziative per un massimo di dodici eventi l’anno, concordando (secondo le reciproche esigenze) le modalità di prenotazione;
  • obbligo della Fondazione di mettere gratuitamente a disposizione della Parrocchia uno spazio espositivo per sue iniziative per un massimo di due eventi l’anno di durata complessiva non superiore ai 45 gg, concordando (secondo le reciproche esigenze) le modalità di prenotazione;
  • obbligo della Fondazione a non svolgere, consentire e comunque autorizzare all’interno della struttura attività e iniziative offensive della religione cattolica;
  • mantenimento del ruolo delle guide volontarie attuali, ovviamente in unione alle guide incaricate dalla Fondazione.

E’ poi intenzione della Fondazione, così come richiesto dal parroco Don Luca Fioratti,  di  chiedere la  disponibilità a Don Gaetano Popoli per collaborare nella valorizzazione del Palazzo e della figura di Giacomo Barozzi.
Saranno inoltre proposte agli attuali gestori di parte dell’edificio forme di collaborazione e di condivisione nella realizzazione di un progetto globale di valorizzazione della struttura.

La Fondazione di Vignola evidenzia come l’operazione sia per la medesima particolarmente impegnativa sia sul piano finanziario sia su quello gestionale. Pur essendo pienamente consapevoli della responsabilità che comporta tale accordo, non si nasconde la soddisfazione per un’operazione attesa e voluta dal territorio.
L’intesa consentirà infine la Fondazione di portare avanti un progetto complessivo di promozione del centro storico e in particolare dell’area degli edifici che affacciano su Piazza dei Contrari.

La consapevolezza dell’importanza storica, culturale e architettonica che Palazzo Contrari-Boncompagni riveste per tutto il territorio e non solamente per la citta di Vignola, rende entusiasmante il compito che attende la Fondazione e suoi partner.

Alla parrocchia, che sino ad oggi si è fatta carico della gestione dell’edificio, va il riconoscimento e la gratitudine della Fondazione e di tutta la comunità.
La Fondazione di Vignola ringrazia Don Gaetano Popoli (che ha avviato il virtuoso percorso di restauro dell’edificio) e l’attuale parroco Don Luca Fioratti per la trasparenza, l’onestà ed il rispetto dimostrati in tutte le fasi delle negoziazioni. Un ringraziamento è dovuto anche all’ing. Roberto Luppi e al dott. Stefano Selmi per la preziosa collaborazione ed il senso della comunità dimostrato.

Un particolare ringraziamento è dovuto, infine, alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna che ha promesso il sostegno finanziario dell’iniziativa a condizioni di particolare favore, dettate solo dalla consapevolezza dell’importanza dell’operazione per il territorio e dal senso di responsabilità nei confronti dello stesso.