Conclusione del progetto TOCC – PNRR

Nel 2025 abbiamo portato a termine un importante progetto di digitalizzazione orientato alla realizzazione di un archivio digitale finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU

Trasfor_MO: la trasformazione digitale del patrimonio culturale modenese

Nel 2025 la Fondazione di Vignola ha portato a termine un importante intervento di digitalizzazione orientato alla creazione di un archivio digitale. L’iniziativa rientra nel progetto a rete “Trasfor_MO – Per una Trasformazione digitale del patrimonio culturale Modenese”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – PNRR Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi (TOCC) e realizzato in collaborazione con il Centro interdipartimentale di ricerca sulle digital humanities dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (DHMoRe), è un progetto finalizzato alla valorizzazione e disseminazione digitale integrata dei patrimoni culturali materiali di quattro istituti culturali privati della città di Modena e della sua provincia:

Ognuno dei quattro enti coinvolti ha elaborato un progetto di valorizzazione e disseminazione digitale di un segmento del proprio patrimonio che, seppur in sé coerente e funzionalmente autonomo, è nondimeno concepito per dialogare e integrarsi con quelli presentati dagli altri partner. I quattro progetti costituiscono pertanto altrettanti tasselli di un unico percorso, orientato a fornire una rappresentazione originale e innovativa della lunga storia del territorio modenese, nella sua ricchezza e varietà di attestazioni culturali.

Il progetto della Fondazione di Vignola consiste in una campagna di fruizione digitale in altissima risoluzione degli affreschi della cappella della Rocca di Vignola. Questo patrimonio culturale materiale, nella sua duplice dimensione artistica e architettonica, rimanda alla fase medievale e moderna della storia modenese (secc. XII-XVI), caratterizzata dall’esperienza comunale, dal forte incastellamento del territorio, dalle lotte tra guelfi e ghibellini e dal pervasivo fenomeno feudale, tutti aspetti di cui la Rocca, con la sua storia lunga e travagliata e la sua preziosa cappella, costituisce una notevole attestazione monumentale e artistica.

La collezione digitale

La collezione è composta da 44 riproduzioni digitali a 360° degli ambienti interni ed esterni della Rocca di Vignola e da 5 immagini in altissima definizione di altrettanti affreschi della Cappella Contrari, situata all’interno della Rocca.

L’edificio, la cui esistenza è attestata almeno dal 1178, passò varie volte di mano nel corso del Medioevo finché nel 1401 il marchese di Ferrara Niccolò III d’Este non lo concesse in feudo, insieme al territorio vignolese, al nobile ferrarese Uguccione Contrari. Tra il 1410 e il 1420 circa egli fece intraprendere vasti lavori per ampliare la Rocca e trasformarla da edificio militare a dimora signorile fortificata.

Nell’ambito di questi lavori fu realizzata dentro la Rocca anche la Cappella Contrari, la quale venne decorata attorno al 1425 con affreschi “neogiotteschi”, attribuiti al Maestro di Vignola, personalità di spicco dell’arte emiliana dei primi decenni del Quattrocento, di cui per ora non si conosce il nome. Tali affreschi rappresentano un episodio fondamentale e originale nella cultura figurativa di ambito estense della prima metà del XV secolo.

Per ulteriori informazioni sulla storia e la struttura della Rocca di Vignola si rimanda al sito della Rocca di Vignola.

Il progetto scientifico

La digitalizzazione ad altissima risoluzione del ciclo di affreschi della Cappella Contrari della Rocca di Vignola è stata realizzata mediante la tecnica gigapixel. Questo metodo consente di ottenere immagini estremamente dettagliate delle opere d’arte, attraverso una sequenza di scatti ravvicinati ad alta definizione, successivamente assemblati in un’unica immagine digitale ad altissima risoluzione. L’elevata qualità di acquisizione permette di ingrandire l’immagine senza perdita di dettaglio, consentendo di analizzare con precisione elementi come crettature nella superficie pittorica e singole pennellate.

La riproduzione digitale degli ambienti della Rocca è stata realizzata mediante la tecnica 360° in HDR. L’acquisizione con tecnologia HDR (High Dynamic Range) permette di ottenere immagini con un intervallo dinamico ampliato, migliorando la visibilità sia delle aree più chiare che di quelle più scure, mentre la tecnica 360° in alta risoluzione consente di creare una visione panoramica immersiva. L’integrazione tra queste due tecnologie consente una resa fedele degli spazi, preservando l’atmosfera originale del luogo.

La documentazione digitalizzata nell’ambito delle varie sezioni del progetto “Trasfor_MO” è stata organizzata tematicamente in diverse collezioni digitali, così da mantenere la coerenza archivistica originale e consentire agli utenti di esplorarle in maniera verticale. Le varie collezioni digitali sono però strettamente interconnesse tra loro e possono essere consultate anche trasversalmente, passando da una all’altra servendosi delle parole-chiave e dei nomi di persona, ente e luogo indicizzati.

I materiali digitalizzati sono stati infatti metadatati secondo le norme previste dalla piattaforma Lodovico Media Library, grazie alle quali è possibile collegare ad ogni oggetto digitale non solo una descrizione fisica e contenutistica, ma anche le schede delle persone, degli enti e dei luoghi che hanno legami con esso, e riassumere tramite un ampio set di parole-chiave gli argomenti ed eventi che vi sono trattati.