Regolamento Bandi

MODALITÁ E CRITERI DI EROGAZIONE A BANDO NEI SETTORI D’INTERVENTO ANNO 2024

Il Comitato di gestione è consapevole del fatto che enti e cittadini del territorio, ripongono da sempre notevoli aspettative nei confronti della Fondazione, nella speranza di ricevere sostegno economico alle proprie iniziative. Il Comitato è tuttavia anche consapevole del fatto che le risorse disponibili non sono sufficienti a far fronte a tutte le richieste di finanziamento, pur meritevoli, che vengono presentate. Pertanto, al fine da un lato di cercare di ottimizzare l’erogazione delle risorse disponibili, indirizzandole nei confronti delle iniziative ritenute più meritevoli e d’altro lato di assicurare massima trasparenza alla propria attività, il Comitato ha adottato la procedura da seguire in materia di richieste di finanziamento, di seguito illustrata.

1. Entità delle risorse messe a disposizione

Per l’anno 2024, sulla base del Documento Programmatico Previsionale approvato dal Consiglio di indirizzo nella seduta del 31/10/2023, è possibile presentare richieste di finanziamento a bando per iniziative o progetti che ricadono nei settori sotto specificati:

  • educazione, istruzione e formazione;
  • volontariato, filantropia e beneficenza.

Parte delle risorse del settore “Ricerca scientifica e tecnologica” verranno trasferite alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con la quale è stata siglata una convenzione per i progetti condivisi.

Le risorse disponibili ogni singolo periodo saranno comunicate tramite pubblicazione sul sito internet www.fondazionedivignola.it


2.  Principi ispiratori e obiettivi degli interventi

La Fondazione persegue obiettivi di promozione e di tutela del patrimonio culturale, materiale e immateriale, della comunità del territorio dell’Unione Terre di Castelli, incentrando preminentemente la propria azione nel territorio dei Comuni di Vignola, Spilamberto, Marano sul Panaro e Savignano sul Panaro, nei quali ha la propria radice storica.

Possono accedere ai bandi:

  1. i soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro, dotati di personalità giuridica, nonché le imprese strumentali, costituite ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. h) del d.lgs. 17 maggio 1999, n. 153;
  2. le cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381 e successive modificazioni e integrazioni;
  3. le imprese sociali di cui al d.lgs. 24 marzo 2006, n. 155;
  4. le cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione del tempo libero;
  5. altri soggetti di carattere privato senza scopo di lucro, privi di personalità giuridica, che promuovono lo sviluppo economico o perseguono scopi di utilità sociale nel territorio di competenza della Fondazione, per iniziative o progetti riconducibili ad uno dei settori di intervento.

Ai fini della formalizzazione delle iniziative o dei progetti di intervento, è necessario che i soggetti di cui al comma precedente siano organizzati e formalmente costituiti per atto pubblico o per scrittura privata autenticata, operino stabilmente nel settore cui è rivolta l’erogazione e che comprovino le loro esperienze, competenze e conoscenze, al fine di garantire la realizzazione e sostenibilità del progetto.
Possono essere accolte richieste da enti o comitati privi delle caratteristiche indicate esclusivamente per iniziative ritenute particolarmente rilevanti al giudizio del Comitato di gestione.


3.  Attività e spese non ammesse

Sono esclusi dal sostegno della Fondazione i progetti o iniziative:

  1. di natura commerciale, lucrativa e che producano una distribuzione dei profitti;
  2. provenienti da persone fisiche, con eccezione delle erogazioni sotto forma di premi, borse di studio o di ricerca;
  3. provenienti da soggetti che non si riconoscano nei valori della Fondazione o che comunque perseguono finalità incompatibili con quelle della stessa perseguiti;
  4. provenienti da imprese di qualsiasi natura con esclusione delle imprese strumentali e dei soggetti di cui alle lettere b), c), d) del precedente art. 2;
  5. provenienti da partiti o movimenti politici, da organizzazioni sindacali o di patronato e di categoria;
  6. proposte da soggetti che operino fuori dal territorio di missione, salvo quelli di particolare rilevanza in grado di produrre una significativa ricaduta di vantaggi sul territorio proprio della Fondazione.

Inoltre sono escluse dagli interventi della Fondazione le richieste che sostengono le attività ordinarie o di gestione dei soggetti proponenti.
Il Comitato di gestione potrà individuare, nell’ambito dell’avviso pubblico, eventuali ulteriori cause di esclusione delle richieste, al fine di accrescere l’efficacia degli interventi.

4.  Modalità di presentazione delle domande

Le domande di sostegno a progetti o iniziative promosse dai soggetti pubblici e privati devono essere inoltrate alla Fondazione secondo la modulistica predisposta, con una delle seguenti modalità:

– consegna in busta chiusa direttamente presso gli uffici della Fondazione di Vignola, in Via L.A. Muratori n. 3 – Vignola (MO);
– raccomandata postale (farà fede la data di spedizione) all’indirizzo: Fondazione di Vignola, Via L.A. Muratori n. 3 – 41058 Vignola (MO);
– mezzo PEC all’indirizzo fondazionedivignola@pec.it (n.b. in questo caso il richiedente dovrà utilizzare un account PEC).

Per l’anno in corso, sono previsti i seguenti bandi:

  • educazione, istruzione e formazione: dal 01/02/2024 al 30/04/2024;
  • volontariato, filantropia e beneficienza dal 01/08/2024 al 31/10/2024.

Le richieste giudicate meritevoli, ma non finanziate per insufficienza di fondi, potranno essere riprese in considerazione, previa richiesta degli interessati, nei periodi successivi.
A giudizio insindacabile della Fondazione, non saranno ritenute utilmente presentate le domande che non contengono le informazioni necessarie per essere valutate.


5.  Istruttoria delle domande pervenute

La Fondazione esaminerà le domande pervenute per ciascun settore valutandole sulla base dei seguenti criteri:

  • alla congruità dei progetti rispetto ai documenti di programmazione della Fondazione;
  • alla capacità di lettura del bisogno cui il progetto intende fare fronte e all’adeguatezza della soluzione proposta;
  • alla sostenibilità economica e alla fattibilità, anche finanziaria, dell’iniziativa;
  • ai profili innovativi dell’iniziativa o del progetto e della sua capacità di perseguire i fini dell’erogazione;
  • alle caratteristiche del richiedente in termini di esperienza maturata nel settore o nella realizzazione di iniziative analoghe, di capacità di gestire professionalmente l’attività proposta e di reputazione.

Nella scelta dei progetti e delle iniziative da finanziare, il Comitato di gestione privilegia, di norma, quelli:

  1. caratterizzati da un adeguato grado di innovatività in termini di risposta al bisogno, di modalità organizzative o di impiego delle risorse;
  2. capaci di perseguire l’azione attraverso la generazione diretta di risorse, l’attrazione di proventi futuri o la presa in carico dell’iniziativa da parte di altri soggetti pubblici o privati;
  3. in grado di mobilitare altre risorse (co-finanziamento), sia provenienti da altri soggetti finanziatori, che da autofinanziamento.

I soggetti che hanno proposto iniziative possono ricevere informazioni circa lo stato di avanzamento delle pratiche e gli esiti del processo di selezione secondo le procedure operative definite dalla Fondazione.

6.  Assegnazione delle risorse disponibili

Nei successivi 60 giorni dalla scadenza di presentazione delle domande per ogni settore, la Fondazione delibererà l’assegnazione delle risorse disponibili, fino al loro esaurimento, a favore dei soggetti presentatori di progetti/iniziative giudicati prioritari sulla base dei criteri di cui al precedente punto 5.
Ad insindacabile giudizio della Fondazione possono non essere assegnate compiutamente le risorse disponibili qualora:

  • i progetti presentati siano stati giudicati non meritevoli di accoglimento;
  • la Fondazione stessa abbia attivato propri progetti/iniziative che necessitano di ulteriore copertura finanziaria.

 

7. Quota di finanziamento e cofinanziamento dei progetti/iniziative

La Fondazione si riserva, sulla base dei criteri di cui al punto 5, di concorrere al finanziamento dei progetti in percentuale variabile rispetto al costo complessivo.
Qualora i progetti/iniziative si compongano da più di un capitolo o tipologia di azione, la Fondazione può determinare un accoglimento solo parziale lasciando facoltà al soggetto presentatore di realizzare l’intero progetto oppure di ridefinirlo coi soli capitoli o tipologia di azione accolti. Ogni variazione al progetto deve essere, in ogni caso, comunicata alla Fondazione, la quale dovrà autorizzarla, pena revoca del finanziamento.

8. Comunicazione ai soggetti presentatori delle domande

Dell’esito istruttorio e delle determinazioni assunte dalla Fondazione verrà data tempestiva comunicazione ai soggetti interessati.

9. Modalità di liquidazione dei contributi

I contributi assegnati verranno di norma liquidati al termine della realizzazione dell’iniziativa, dopo la presentazione della rendicontazione di cui al punto 10, esclusivamente utilizzando le coordinate bancarie o postali indicate dall’Ente richiedente. Non sono consentite modalità di corresponsione che non permettano la tracciabilità dei pagamenti. É nella facoltà della Fondazione consentire, eccezionalmente, erogazioni in via anticipata nella misura del 50% a titolo di acconto.
Potranno comunque essere liquidate eventuali spese documentate in corso d’opera.
Qualora il rendiconto indichi spese inferiori a quelle previste, l’erogazione è disposta mantenendo la proporzione tra il contributo concesso e il preventivo di spesa.
Gli acconti saranno liquidati proporzionalmente alla percentuale di contribuzione deliberata dalla Fondazione sul costo intero del progetto.

10. Valutazione ex-post

I soggetti titolari di progetti finanziati si impegnano a fornire alla chiusura del progetto dati ed elementi necessari alla Fondazione ai fini della valutazione d’impatto della propria attività di erogazione nei settori.

11. Revoca del finanziamento

La Fondazione può revocare l’assegnazione delle risorse qualora:

  • il beneficiario, in caso di variazione del progetto, non abbia ricevuto l’autorizzazione da parte della Fondazione;
  • vi siano fondati motivi che inducano a ritenere non possibile la realizzazione o la continuazione del progetto o del sostegno;
  • sia accertato, all’esito della verifica della rendicontazione, l’uso non corretto dei fondi erogati. In questo caso, la Fondazione potrà in qualsiasi momento disporre l’interruzione della contribuzione e richiedere la restituzione delle somme già eventualmente versate;
  • sia accertato che, nel termine previsto, il progetto non sia stato realizzato, salvo giustificato motivo che la Fondazione dovrà valutare;
  • il soggetto beneficiario non abbia dato seguito ai contenuti del progetto proposto ovvero alle eventuali indicazioni della Fondazione per la sua realizzazione.

Ogni variazione della destinazione del progetto, una volta deliberato, deve essere preventivamente autorizzata dalla Fondazione pena la revoca dell’apporto finanziario.

12. Per quanto non previsto si fa riferimento al contenuto dello Statuto e del Regolamento per le modalità di intervento nei settori rilevanti della Fondazione.