Come parlare a Dio

Sabato 21 dicembre 2019, alle ore 16:00, presso la Sala Don Pellegrini di Palazzo Barozzi, inaugura la mostra Come parlare a Dio. Segno e sogno della Fede, organizzatadell’Associaione Gli Amici dell’Arte.

Sedi dell’esposizione:
Il Salotto di L.A. Muratori , Via F. Selmi, 2 – Vignola (MO)
Sala della Meridiana, Piazza dei Contrari – Vignola (MO)

Apertura:
Giovedì, venerdì, sabato, Natale e Capodanno
ore 15:00 – 18:00
Domenica e Santo Stefano
ore 10:00 – 12:00 / 15:00 – 18:00

Mostra dedicata al confronto, sul tema religioso, tra opere di artisti storici del Novecento e contemporanei della Valle del Panaro con opere di livello nazionale e internazionale appartenenti alla collezione della famiglia Cattelani.

L’evento vuole celebrare la trentesima stagione di mostre al “Salotto di L.A. Muratori” e il ventennale della scomparsa di Carlo Cattelani, iniziatore e artefice della collezione.

Artisti presenti: Angelo Baldaccini, Joseph Beuys, Raffaele Biolchini, Floriano Bodini, Lorenzo Bonechi, Edi Brancolini, Dario Brugioni, Stefano Fioresi, Lucio Fontana, Marco Fornaciari, Pietro Ghizzardi, Giuseppe Graziosi, Marco Grimandi, Silvia Guberti, Dick Higgins, Luca Leonelli, Adolfo Lugli, Renato Mambor, Enrico Manelli, Walter Mac Mazzieri, Antonella Mazzoni, Carla Molinari, Aldo Mondino, Gian Marco Montesano, Antonella Monzoni, Hermann Nitsch, Ladislav Novak, Yoko Ono, Ben Patterson, Plumcake, Luciano Ricchi, Cristina Roncati, Salvo, Konrad Balder Schäuffelen, Paolo Sighinolfi, Domenico Simonini, Cesare Soli, Ivo Soli, Pierluigi Testi, Franco Vaccari, Wainer Vaccari, Mario Venturelli.

Sono inoltre presenti in mostra il “Credo”, 22 acqueforti di Carla Molinari e Pierluigi Testi, del 1971, e l’”Evangeliario” di Franco Cosimo Panini Editore, con 35 incisioni di artisti Modenesi, del 2000.

L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.

La mostra è sostenuta da: Comune di Vignola, Fondazione di Vignola, BPER banca, Rotary Club Vignola – Castelfranco – Bazzano, Casa Montorsi, Neon King, Libreria dei Contrari, gruppo “Mezaluna – Mario Menabue”.