Sentimento e fantasia

Il senso della natura e le sfumature dell’animo umano nelle musiche di F. Schubert e R. Schuman.

Valentina Medici, soprano
Letizia Venturi, pianoforte

Il concerto Sentimento e fantasia è un momento musicale sospeso tra il canto lieve di Schubert, che si libra con estatica leggerezza sulle onde dell’accompagnamento strumentale e la tormentata melodia schumanniana, ora tormentata, ora intimamente ripiegata su se stessa, frammentata in un gioco di riflessi tra la voce e il pianoforte.

In Schubert, la delicatezza d’espressione del sentimento richiama l’estetica belcantistica.
Il potere incantatorio della melodia, sia nelle opere vocali che strumentali, dà forma e sostegno al linguaggio musicale: Il canto scorre fresco e luminoso come un ruscello in primavera. Ne abbiamo un esempio perfetto nel celeberrimo lied “Die Forelle” (La trota). L’anelito amoroso dispiega le sue ali angeliche e si innalza con malinconica purezza nel lied Ständchen (Serenata) oppure si tinge di sfumature ansiose che si comunicano al petto dell’ascoltatore fino all’esplosione di un bacio solo sognato in “Gretchen am Spinnrade” (Margherita all’arcolaio).

Le ombre dell’animo umano, che nelle musiche schubertiane in programma sono appena suggerite da una vaga inquietudine, pervadono invece la musica di Schumann, come se quest’ultimo ci conducesse per mano in un’oscura foresta densa di misteri e percorsa da un senso di pericolo imminente. Dopo i toni leggiadri di Schubert e le delicatissime atmosfere del lied di Clara Schumann “Warum willst du and’re fragen”, il viaggio schumanniano ha il sapore dell’iniziazione, avvenuta la quale nulla sarà come prima. I fili che uniscono l’uomo al paesaggio naturale compongono una trama di perfette consonanze tra anima e natura: queste due istanze si fondono assieme tanto che nelle “Waldszenen” (Scene del bosco) diventa impossibile tracciare un confine tra paesaggio esterno e paesaggio interiore. Così accade che la foresta, in questi brani e nel lied “Waldesgespräch” (Dialogo nella foresta) divenga appunto il luogo dell’iniziazione, in cui la realtà si fa labile rendendo possibile l’incontro con entità sovrannaturali, appartenenti a una dimensione fatata e fatale. Ancora, la natura evocata nel “Lied der Mignon” (Canto di Mignon) è incarnazione della Sehnsucht, anelito romantico che nella musica di Schumann trova una delle più alte e ispirate espressioni. Il culmine di questo processo alchemico di trasfigurazione, a tratti febbrile e allucinata, lo si raggiunge nel momento sublime della morte alla vita materiale per una rinascita nello spirito, come sembra suggerire con toni sommessi e struggenti (e armonie che hanno del miracoloso) l’ultimo lied,  “Dein Angesicht” (Il tuo sembiante).

PROGRAMMA

Franz Schubert (1797-1828)  

Improvviso op. 142 n. 2
per pianoforte

An die musik Op. 88 n° 4
per soprano e pianoforte

Die Forelle Op 32
per soprano e pianoforte

Momento musicale Op 94 n. 4
per pianoforte

Gretchen am spinnrade Op. 2
per soprano e pianoforte

Ständchen Op. 135
per soprano e pianoforte


Clara Schumann
(1819-1896)

Warum willst du and’re fragen Op. 12 n° 11
per soprano e pianoforte

Robert Schuman (1810-1856)

Waldszenen Op. 82
per pianoforte

Waldesgesprach Op. 39 n° 3
per soprano e pianoforte

Lied der Mignon Op. 98
per soprano e pianoforte

Drei Phantasiestucke Op. 111
per pianoforte

Dein Angesicht Op. 117
per soprano e pianoforte

Valentina Medici ha conseguito il Diploma di Canto lirico presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, continuando il perfezionamento vocale con la partecipazione a diverse Masterclass, in particolare col Soprano Angela Bucci e il Mezzosoprano Gloria Banditelli per il repertorio antico e barocco e col M° William Matteuzzi per quello operistico. Ha inoltre preso parte alle Masterclass tenute dal soprano Tamara Novichenko, docente di fama internazionale e titolare della cattedra di canto al Conservatorio di San Pietroburgo, la quale annovera fra le sue allieve la più celebre fra le star della lirica contemporanea, il soprano Anna Netrebko. Debutta come solista nel 2003 e negli anni seguenti collabora con vari Ensemble strumentali, partecipando a numerose rassegne musicali in tutta Italia, alternando il repertorio sacro a quello liederistico e lirico. Nel febbraio 2015 fa il suo debutto teatrale nell’opera di Viktor Ullmann ‘Der Kaiser von Atlantis’. Partecipa ad EXPO 2015, a Milano, a fianco del ‘Duo Sconcerto’. Ha collaborato stabilmente con la chitarrista Simona Boni e dato vita, assieme alla musicista ed ebanista Camilla Margherita Ferrari all’ensemble Nordlys. Ha cantato in veste di solista con l’Orchestra dei Castelli. Affianca a quella concertistica un’intensa attività didattica.

Letizia Venturi si è diplomata in pianoforte nel 1990 presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e successivamente ha seguito corsi di perfezionamento pianistico a Riva del Garda (TN) con il Maestro Bruno Mezzena. Per vari anni ha collaborato come pianista collaboratrice di allievi del flautista Giorgio Zagnoni e ha tenuto diversi concerti in duo: a quattro mani con la pianista Miriam Garagnani, con la flautista Roberta Sensini e con la soprano Barbara Vignudelli. Da svariati anni suona stabilmente in duo con il flautista Andrea Amendola. Svolge intesa attività didattica in collaborazione con l’associazione culturale “Zeula” di Zola Predosa (BO) e dal 2010 con l’associazione culturale “L’Aura Musica” di Zola Predosa (BO) della quale ne è una fondatrice. Dal 2000 ha costituito una formazione musicale specializzata in colonne sonore. Ha ideato lo spettacolo “Musica da Vedere”, che ha ottenuto ottimi riscontri, eseguendolo nell’ambito della rassegna musicale “Corti, Chiese e Cortili” di Valsamoggia, a Villa Mazzacorati di Bologna per i “Concerti di Primavera”, al Casinò di Campione d’Italia, al Teatro Consorziale di Budrio (BO) e durante la rassegna cinematografica all’aperto “Cinema sotto le stelle” di Bazzano (BO). Collabora con l’Istituto Ramazzini di Bologna in veste di Pianista prestando la propria opera nella manifestazione Agosto con noi che si tiene annualmente nel comune di Ozzano. Nel 2013 Ha partecipato alla manifestazione di levatura nazionale “Donatori di Musica”.

 

L’ingresso, libero fino ad esaurimento posti, è previsto a partire dalle ore 16:00.
L’entrata non sarà consentita a concerto iniziato
La durata è di circa un’ora.
Tutti gli appuntamenti si svolgeranno nella Sala dei Leoni e dei Leopardi

La rassegna Suoni entro le mura è promossa dalla Fondazione di Vignola in collaborazione con il Circolo Musicale G. Bononcini

Per informazioni:
tel.: 059 775246 – info@roccadivignola.it