Percorso Classico

La Rocca di Vignola, “forte fabrica all’anticha con due recinti di mura con tre torri et diverse altre commodità” si presenta al visitatore come un imponente quadrilatero, prodotto finale di tante fasi costruttive ed in particolare di quelle apportate dai Grassoni prima e dai Contrari poi, che l’hanno trasformata da roccaforte ad imponente residenza nobiliare. Sulla sinistra della facciata si apre l’androne d’ingresso anticamente difeso da ponti levatoi, fossato, portoni e saracinesche di cui restano oggi due portoni e le vestigia del resto. Sulla destra si innalza la torre del Pennello, dietro ad essa, nell’angolo del quadrilatero che guarda il fiume Panaro, la torre delle Donne ed ultima la torre denominata di Nonantola: la più antica ed imponente. Sul muro esterno che corre tra questa torre e l’androne d’ingresso si apre un bastione arrotondato chiamato Rocchetta, che per la forma singolare, si distacca dalla rimanente struttura architettonica.

La Rocca, edificata su roccia calcarea, comunemente chiamata “tufo”, a strapiombo sul fiume, si configura oggi disposta su cinque piani, dai sotterranei, dove si trovano le Sale dei Grassoni e dei Contrari, ai camminamenti di ronda.

Per quanto concerne le sale e la loro funzione d’uso, al piano terreno si aprono quelle riservate alla rappresentanza, cioè adibite ai momenti pubblici ed ufficiali della vita di corte: banchetti, feste, musica, teatro.

Il primo piano era, invece, dedicato al privato, agli appartamenti dei signori e dei loro ospiti.

Al livello superiore vi sono le stanze probabilmente utilizzate per gli alloggi della servitù e delle truppe di stanza alla Rocca, ma anche i locali di servizio, indispensabili in un edificio di tali dimensioni.